L’identità popolare e i convincimenti religiosi Assiro-babilonesi vennero definiti rielaborando l’enorme patrimonio culturale ereditato dalla civiltà sumera. La mitologia sumera venne riformulata in modo da soddisfare le esigenze culturali della nuova popolazione dominante e similmente a quanto avvenne in epoca romana con la mitologia greca molte divinità sumere furono rinominate. (Al di là delle evidenti similitudini con la mitologia sumera, alla mitologia babilonese appartengono anche divinità e miti propri, come il dio Marduk, patrono della città di Babilonia, ed il Poema della Creazione, l’Enûma Elish).
Assiri e Babilonesi riconobbero il valore storico e culturale dei testi sumeri sopravvissuti perciò produssero copie e traduzioni di quest’ultimi al fine di preservarli dalla distruzione. Queste etnie semitiche espressero i loro scritti e il loro parlato in lingua accadica, ciononostante mantennero in vita la scrittura sumera nell’ambito religioso così come fecero i popoli europei con il latino durante il Medioevo.