statue degli oranti 2
fig.1 Statuette degli oranti di Tell Asmar (2900-2500 a.C.)

Nell’arte sumera troviamo la dimostrazione di quanto fosse intenso il legame che l’antico sumero aveva con il mondo divino. Gli scavi nei templi dedicati alle divinità hanno portato alla luce molte statuette che poi vennero chiamate “statue degli oranti” per via della posizione di preghiera che le caratterizza (fig.1). Queste statue venivano collocate nei templi degli dèi in modo da rappresentare continuamente l’orante, dato che la persona reale non avrebbe potuto adempiere al suo debito di preghiera per via delle sue occupazioni quotidiane. Nella foto si vedono le dodici statue degli oranti ritrovate a Tell Asmar (Iraq) durante la campagna di scavi condotta tra il 1933 e 1934. Le statuette erano seppellite sotto al pavimento di un tempio dedicato al dio Abu (una divinità minore legata alla vegetazione e alla fertilità), la vicinanza con l’altare e la posizione ordinata in cui vennero trovate suggeriscono che furono seppellite intenzionalmente. Le statue di Tell Asmar risalgono ad un periodo compreso tra il 2900 a.C. e il 2500 a.C. e variano in altezza da 21 cm a 72 cm. Delle dodici statue dieci rappresentano individui di sesso maschile e due individui di sesso femminile. Otto delle figure sono fatte di gesso, due di calcare, mentre le più piccole furono realizzate in alabastro. Le statue erano un surrogato delle persone reali e su alcune di esse è riportato un nome e un messaggio supplichevole personalizzato.

fonte:
Mitologia sumera, Giovanni Pettinato, UTET
https://en.wikipedia.org/wiki/Tell_Asmar_Hoard

 

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Divulgatore storico esperto in archeoastronomia.
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