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Statua del faraone Snefru

Snefru fondò la IV dinastia alla fine del XXVII secolo a.C. inaugurando un’epoca di grande prosperità. Nel campo dell’architettura funeraria avvenne una rivoluzione ingegneristica senza precedenti che raggiunse la sua massima espressione qualche decennio più tardi con la costruzione della Grande piramide di Cheope sull’altopiano di Giza. Il suo impegno nel tentativo di edificare una dimora eterna perfetta gli valse il titolo di “Grande costruttore di piramidi”.
Precedentemente all’avvento della IV dinastia, era consuetudine scavare gli ambienti funerari nel sottosuolo, per poi ricoprirli con un tumulo di pietra rettangolare chiamato mastàba. La prima significativa evoluzione architettonica della struttura funeraria arcaica avvenne durante la III dinastia, quando la mastàba del faraone Djoser venne modificata aggiungendo altri cinque livelli di grandezza decrescente al fine di sviluppare il monumento funebre verso l’alto. Snefru, il primo faraone della IV dinastia, sviluppò ulteriormente la struttura arcaica esaltando il carattere monumentale del complesso funerario. A Dahshur realizzò due piramidi che raggiunsero i 100 metri di altezza (40 metri in più della piramide a gradoni di Djoser), in più le fece rivestite con blocchi di calcare bianco di Tura, finemente sagomati e levigati in maniera tale che potessero combaciare perfettamente gli uni agli altri, trasformando le facciate a gradoni delle piramidi in superfici perfettamente lisce. Lo stesso fece a Meidum, modificando in modo radicale la piramide a gradoni iniziata dal suo predecessore Huni.

Piramide romboidale

Piramide romboidale (o “a doppia pendenza”) di Dahshur. fonte immagine

La Piramide romboidale sorge a Dahshur, all’interno del complesso funerario meridionale dedicato a Snefru, attribuzione che venne avvalorata dal ritrovamento di numerosi cartigli recanti il nome del faraone. Il complesso sorge sulla sponda occidentale del Nilo e oltre alla piramide principale comprende altre strutture oggi in rovina, tra cui una piramide satellite, una lunga Via cerimoniale e alcuni templi funerari. Le quattro facce della piramide romboidale sono caratterizzata da una doppia pendenza. L’iniziale inclinazione venne modificata a metà altezza diminuendo l’angolo di pendenza da 56,°46′ a 43°60′, una variazione determinata dalla necessità di porre un rimedio a diversi problemi tecnico-strutturali riscontrati in corso d’opera. Questo difetto convinse il faraone ad avviare la costruzione di una seconda piramide. Tuttavia è presumibile che non volle abbandonare i lavori a metà dell’opera per non essere ricordato per i suoi fallimenti piuttosto che per la sua gloria.
All’interno della Piramide romboidale furono realizzati due ambienti funerari ad altezze diverse. L’ingresso all’appartamento inferiore è orientato verso le stelle circumpolari e conduce ad un lunga discenderia lunga 79 metri che termina quasi sotto il vertice della piramide a 23 metri nel sottosuolo. Al termine del corridoio si trova un’anticamera alta 12 metri che presenta una piccola apertura a 6 metri dal pavimento a cui vi si accedeva per mezzo un ripidissima scala di cui rimangono poche tracce sulla parete occidentale.

L’apertura collega l’anticamera alla camera sepolcrale vera e propria, un’ambiente largo 6 x 4 metri e alto 17 metri. Il soffitto è costituito con aggetti a incorbellamento sviluppati su 15 assise che creano un effetto a “gradini rovesciati”. Il lato meridionale della camera è collegato ad un “camino” di cui si ignora totalmente il significato simbolico.
Al secondo appartamento (quello superiore) vi si accede dalla facciata ovest tramite un corridoio discendente lungo 67 metri dotato di due saracinesche. La camera sepolcrale è costituita dalla sola cripta lasciata incompleta, in passato occupata da una sorta di grande catafalco di pietra che reca i cartigli di Snefru e numerose travi in legno di cedro che potrebbero confermare alcune scritture inserite nella Pietra di Palermo che ricorda una memorabile spedizione condotta in Libano per fare provvista di questo materiale.

Piramide rossa

Piramide rossa di Dahshur. fonte immagine

Si presume che gli errori commessi nella Piramide romboidale convinsero il faraone a voler fare un secondo tentativo. La Piramide rossa fu edificata a poca distanza da quella romboidale e come quest’ultima era provvista di un rivestimento in calcare bianco che venne rimosso totalmente durante il medioevo per edificare la città de Il Cairo. Misura 105 metri di altezza e l’inclinazione delle sue facciate è pressoché identica a quella adottata nella parte alta della Piramide romboidale, un’analogia che rivela un processo di continuità con quest’ultima. All’interno della Piramide rossa vennero recuperati i resti di un uomo di mezza età, ma non furono trovate iscrizioni per poterlo identificare. L’attribuzione a Snefru si basa dunque sul ritrovamento di alcune iscrizioni esterne al monumento. Il fatto che monumenti così imponenti siano stati realizzati da un unico faraone che regnò 24 anni ha suscitato diverse perplessità anche all’interno degli ambienti accademici per via di numerose problematiche circostanziali di natura simbolica e logistica. Per risolvere questo enigma bisognerebbe considerare la IV dinastia come una stirpe di grandi costruttori, dove gli eredi si facevano carico delle opere iniziate dai progenitori qualora quest’ultimi non avessero fatto in tempo a terminare il proprio lavoro.

 

Soffitto a incorbellamento della prima stanza. fonte immagine

L’accesso alla piramide è posto a 28 metri di altezza sulla facciata nord e conduce ad una discenderia polare lunga 58 metri che termina grossomodo sotto il vertice della piramide, più o meno all’altezza del suolo. Il corridoi conduce alla prima di due anticamere di pari dimensioni, entrambe con soffitti costituiti con aggetti a incorbellamento identici a quelli riscontrati all’interno della Piramide romboidale. Le due camere rappresentano il percorso cerimoniale che conduce alla camera funeraria a cui vi si accede attraverso un passaggio posto a circa 8 metri di altezza. La camera funeraria misura 8 metri x 4 ed è orientata sull’asse Est-Ovest, mentre il soffitto si sviluppa verso l’alto con la consueta architettura a “gradini rovesciati”.
L’assenza di una piramide satellite e di una via cerimonia potrebbe confermare l’ipotesi che la piramide venne completata dopo la morte del faraone e che per tal motivo non venne completato l’intero complesso funerario.

fonti:
“L’orizzonte dei Re. Spazio, tempo e rito nella grande piramide” di Fiorini Roberto. Editore: LWS Lean Workspace. 2011
https://it.wikipedia.org/wiki/Piramide_romboidale
https://it.wikipedia.org/wiki/Piramide_rossa

fonti immagini:
http://www.guardians.net/egypt/pyramids/dahshur/Sneferu/TheBentPyramid.htm
http://www.legon.demon.co.uk/bentpyr.htm
https://it.wikipedia.org/wiki/Piramide_romboidale
https://de.wikipedia.org/wiki/Datei:Stairways_inside_Snofrus_Bent_Pyramid.JPG

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Divulgatore storico esperto in archeoastronomia.
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