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Abu Simbel è un tempio Egizio rupestre situato sulle sponde del lago Nasser a 300 km dall’odierna città di Assuan. E’ stato costruito nel 1265 a.C. dal faraone Ramses II, uno dei più grandi e longevi sovrani di sempre, per divinizzare se stesso e per esaltare il suo lungo regno.
La facciata e l’interno del tempio sono stati scolpiti nella roccia, quattro colossi di Ramses II troneggiano maestosi all’ingresso, mentre all’interno sono stati scavati diversi ambienti che si sviluppano lungo una navata centrale fiancheggiata da numerosi pilastri. Percorrendo la navata si viene condotti all’interno di un ambiente definito “sala dei nobili”, qui un piccolo santuario contiene le statue sedute di quattro divinità rivolte verso l’entrata: da sinistra a destra, Path di Menfi (Dio dell’arte e della tenebra), Amon-Ra di Tebe (Dio del Sole e di tutte le cose del creato), Ramses II divinizzato e Ra-Harakhti (divinità nata dal sincretismo tra il Dio Ra e Harakhti, Horo all’orizzonte, probabilmente durante la V dinastia). Due volte all’anno, il 21 febbraio e il 21 ottobre, si configurava “il miracolo del Sole”, le prime luci dell’alba penetravano all’interno del tempio, attraversavano la lunga navata centrale e illuminavano le statue delle divinità all’interno del santuario (immagine in testata).
Durante il resto dell’anno il santuario rimaneva completamente al buio, mentre nei due giorni sopracitati le statue venivano illuminate ad eccezione della prima a sinistra, Ptah, Dio dell’arte e della tenebra e giustificatamente avvolto dall’oscurità, Amon-Ra e Ra-Harakhti venivano illuminati per 5 minuti ciascuno mentre il Sole illuminava per ben 20 muniti la figura divinizzata di Ramses II, riscaldando e caricando di energia la statua del grande faraone divenuto Dio. Riguardo a le date scelte non c’è accordo tra gli egittologi, alcuni sostengono che il 21 febbraio e il 21 ottobre erano rispettivamente le date della nascita e dell’incoronazione del sovrano, altri pensano invece che si tratti dalle date che coincidono approssimativamente con la fine della piena del Nilo e l’inizio del successivo raccolto.
Nel 1960 iniziarono il lavori di costruzione della Diga di Assuan, questo progetto prevedeva la creazione di un’enorme bacino artificiale che avrebbe sommerso il tempio di Abu Simbel. Grazie all’intervento dell’UNESCO venne studiato un sistema per salvare il tempio, furono impiegate risorse senza precedenti per finanziare un progetto che prevedeva lo spostamento del tempio 300 metri più indietro e 65 metri più in alto. tra il 1964 e il 1969 duemila uomini tagliarono e spostarono il tempio pezzo per pezzo servendosi delle più avanzate tecnologie del periodo. Una volta ricomposto il tempio, venne costruita un’enorme cupola di calcestruzzo per poter reggere il peso della roccia depositata sopra di esso al fine di ripristinare l’aspetto originale della montagna. Nonostante l’enorme sforzo e l’accuratezza nelle misurazioni servite dalla migliore tecnologia del XX secolo, venne commesso un errore di orientamento. Dopo lo spostamento il “miracolo della Sole” non avvenne più nelle consuete date, ma con un giorno di ritardo, il 22 febbraio e il 22 ottobre.
Manuel Bonoli
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